IL BREVE O BENEDIZIONE DI SANT'ANTONIO

Un caso di ossessione diabolica, che cedette al potere di Sant'Antonio da Padova, fu registrato in Portogallo durante il regno di re Dionigi.

Sotto le spoglie di un visitatore celeste, il diavolo appariva spesso a una donna di Lisbona e la esortava a gettarsi nel fiume Tago per ottenere la remissione dei suoi peccati e la felicità eterna.

La donna tormentata alla fine decise di annegarsi. Passando davanti a una cappella francescana sulla via del fiume, entrò e, inginocchiatasi davanti all'altare di Sant'Antonio, implorò il Santo di aiutarla a salvare la sua anima. Sopraffatta dalla stanchezza, si addormentò.

Durante il sonno le apparve Sant'Antonio, le rivelò l'inganno del "padre delle menzogne" e la liberò dall'ossessione. Al risveglio, la donna trovò una lettera che il Santo le aveva dato durante la visione. Conteneva la preghiera ora nota come "Breve di Sant'Antonio". L'originale del Breve di Sant'Antonio fu conservato con i gioielli della corona dal re del Portogallo. Papa Sisto V fece incidere le efficaci linee su un obelisco, che aveva eretto nel quadrilatero di fronte a San Pietro.

Le parole di questo Breve sono potenti e possono essere utilizzate quando ci si sente tentati dal male, oppressi dai demoni e, in generale, nella guerra spirituale.

Il proclama esorcista viene portato addosso alla persona o esposto nelle case.